Il Gruppo Genti Arrubia
Il Gruppo Genti Arrubia è un Cantiere di ricerca artistica multidisciplinare.
Si sviluppa sul territorio Sardo coinvolgendo giovani, adulti, bambini favorendo la ricerca della propria espressione, alimentando la creatività e la ricerca personale.
Negli spettacoli si vedono affiancati nel lavoro prefossionisti e volontari di grande talento.
Strutturato in laboratori periodici. Si parte dai principi della commedia dell'arte e dell'utilizzo della maschera in cuoio per lavorare sull'identità, sulla memoria storica e culturale del territorio e sul concetto di coro come popolo. Si lavora altresì sulla danza, la musica e i canti popolari.
La Commedia dell’arte, duttile, divertente, basata essenzialmente sull’improvvisazione, diviene uno strumento ideale dal quale partire per ricercare stereotipici caratteriali e incanalare e sviluppare i lati di personalità sempre vive nel passato, presente e futuro. La Commedia dell’Arte (o “Infanzia del Teatro” come la definisce Jacques Lecoq) fiorisce nel Medioevo e, nonostante i divieti e le scomuniche della Chiesa, che ne ritiene gli spettacoli diabolici ed immorali, riesce a diffondersi e ad entusiasmare tanto il pubblico di estrazione popolare, quanto quello aristocratico.
L’utilizzo della maschera tipico della Commedia dell’Arte offre la parola a personaggi che si rifanno a tipologie umane universalmente riconoscibili. La maschera, coprendo l’espressività del volto, costringe l’attore ad un coinvolgimento fisico completo e ad un’amplificazione della gestualità, basata sulla massima autenticità e verità del corpo.
Cardini del lavoro sono :
Il Gruppo Genti Arrubia è un Cantiere di ricerca artistica multidisciplinare.
Si sviluppa sul territorio Sardo coinvolgendo giovani, adulti, bambini favorendo la ricerca della propria espressione, alimentando la creatività e la ricerca personale.
Negli spettacoli si vedono affiancati nel lavoro prefossionisti e volontari di grande talento.
Strutturato in laboratori periodici. Si parte dai principi della commedia dell'arte e dell'utilizzo della maschera in cuoio per lavorare sull'identità, sulla memoria storica e culturale del territorio e sul concetto di coro come popolo. Si lavora altresì sulla danza, la musica e i canti popolari.
La Commedia dell’arte, duttile, divertente, basata essenzialmente sull’improvvisazione, diviene uno strumento ideale dal quale partire per ricercare stereotipici caratteriali e incanalare e sviluppare i lati di personalità sempre vive nel passato, presente e futuro. La Commedia dell’Arte (o “Infanzia del Teatro” come la definisce Jacques Lecoq) fiorisce nel Medioevo e, nonostante i divieti e le scomuniche della Chiesa, che ne ritiene gli spettacoli diabolici ed immorali, riesce a diffondersi e ad entusiasmare tanto il pubblico di estrazione popolare, quanto quello aristocratico.
L’utilizzo della maschera tipico della Commedia dell’Arte offre la parola a personaggi che si rifanno a tipologie umane universalmente riconoscibili. La maschera, coprendo l’espressività del volto, costringe l’attore ad un coinvolgimento fisico completo e ad un’amplificazione della gestualità, basata sulla massima autenticità e verità del corpo.
Cardini del lavoro sono :
- Le regole dell'improvvisazione e del gioco teatrale,
- Lo sviluppo dell'ascolto e del ritmo attraverso la musica;
- L'utilizzo della maschera in cuoio tipica della commedia dell'arte,
- Un lavoro sull'identità attraverso il lavoro con la maschera teatrale.
- La creazione di un personaggio
- Lo studio del coro come mezzo poetico di costruzioni di scene collettive.
- L'esplorazione di canti e musiche popolari del mondo e della tradizione italiana.
- Andrea Bebbu
- Elisabetta Aramu
- Loredana Coppadoro
- Elena Culiolo
- Alina D'Agostino
- Marco Gisellu
- Simone Addis
- Miriam Fiumene
- Franca Addis